Il Consiglio dei ministri, nella seduta dell’11 aprile 2017, ha approvato il Documento di economia e finanza (DEF) 2017, previsto dalla legge di contabilità e finanza pubblica n. 196 del 2009 ed un Decreto Legge contenente disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi in favore delle zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo.

Il primo provvedimento si compone di tre sezioni: Programma di Stabilità dell’Italia, Analisi e tendenze di finanza pubblica e Programma Nazionale di Riforma (PNR).

In merito al lavoro, si legge nel comunicato stampa, viene evidenziato che il numero di occupati ha superato di 734 mila unità il punto di minimo toccato nel settembre 2013. Anche per effetto delle misure comprese nel Jobs Act, il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro si è riflesso in una contrazione del numero degli inattivi, del tasso di disoccupazione e del ricorso alla Cassa integrazione guadagni (CIG); ne hanno beneficiato i consumi delle famiglie, in crescita dell’1,3 per cento nel 2016, che il Governo precedente ha sostenuto mediante diverse misure di politica economica.

In materia di lavoro si prevede un rafforzamento delle politiche attive volte a stimolare le competenze, nonché misure a sostegno del welfare familiare. D’altra parte gli interventi in materia di lavoro sono anche alla base delle politiche di stimolo alla crescita e alla produttività. In questo contesto il Governo ritiene fondamentale il ruolo della contrattazione salariale di secondo livello che deve essere ulteriormente valorizzata con interventi sempre più mirati in materia di welfare aziendale.

Per superare le disuguaglianze sono previsti interventi su tre ambiti: il varo del Reddito di Inclusione, misura universale di sostegno economico ai nuclei in condizione di povertà; il riordino delle prestazioni assistenziali finalizzate al contrasto della povertà e il rafforzamento e coordinamento degli interventi in materia di servizi sociali, finalizzato a garantire maggiore omogeneità territoriale nell’erogazione delle prestazioni.

Nella stessa seduta il Consiglio dei Ministri ha approvato anche un decreto legge che dispone misure urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi in favore delle zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo.

Tra le misure viene istituita una zona franca urbana nei Comuni delle Regioni del Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo colpiti dagli eventi sismici che si sono susseguiti a far data dal 24 agosto 2016, in favore delle imprese aventi la sede principale o l’unità locale all’interno della stessa zona franca e che abbiano subito una contrazione del fatturato a seguito degli eventi sismici. Tali imprese possono beneficiare, in relazione ai redditi e al valore della produzione netta derivanti dalla prosecuzione dell’attività nei citati Comuni, di una esenzione biennale IRES e IRPEF (fino a 100 mila euro di reddito), IRAP (fino a 300 mila euro di valore della produzione netta) e IMU, nel rispetto dei limiti e delle condizioni stabiliti dai regolamenti “de minimis”.