La Camera dei Deputati, in data 27 giugno 2012, ha approvato il DdL di Riforma del mercato del lavoro. In attesa della promulgazione del Presidente della Repubblica e della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, si riassumono, in breve, le principali novità:
- Per i contratti a termine, è stabilito un contributo aggiuntivo dell’1,4% e la deroga per l’indicazione della causale passa da 6 mesi ad 1 anno;
- Il contratto di apprendistato, che non potrà avere una durata inferiore a 6 mesi, diventa il principale canale di assunzione;
- Stretta sui contratti a progetto e sulle partite iva. Nel primo caso, il contratto deve essere riconducibile solo a progetti specifici i quali non possono essere, semplicemente, la riproposizione dell’oggetto sociale dell’imprenditore. Per quanto riguarda le partite iva, le nuove misure renderanno più facile dimostrare la presunzione di lavoro subordinato;
- Viene modificato l’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. Nei licenziamenti disciplinari illegittimi, si riduce la discrezionalità del giudice, il quale potrà decidere il reintegro solo sulla base dei casi previsti dai contratti collettivi. Nei licenziamenti economici, è previsto il reintegro per manifesta insussistenza delle ragioni del licenziamento;
- Nasce l’AspI (Assicurazione sociale per l’impiego), con il graduale superamento dell’indennità di mobilità;
- È previsto l’obbligo di istituire fondi di solidarietà per la imprese con più di 15 dipendenti, nei settori non coperti dalla cassa integrazione;
- Nuova disciplina per i tirocini, con l’introduzione di una congrua indennità obbligatoria per gli stagisti.