L’INL, con la nota n. 873 del 31 maggio 2021, ha chiarito che l’apprendistato professionalizzante può essere utilizzato anche per assumere un assistente di studio odontoiatrico (ASO) già dotato di abilitazione ai sensi del DPCM 9.2.2018, salvo diversa previsione della contrattazione collettiva e nel rispetto delle disposizioni in essa contenute in termini di durata e modalità di erogazione della formazione.

Secondo l’Ispettorato, il possesso dell’abilitazione non esclude, di per sé, l’assunzione dell’ASO con contratto di apprendistato professionalizzante, potendo portare ad una modulazione del percorso formativo, eventualmente ridotto, che tenga conto delle competenze acquisite nel corso della formazione già effettuata e della disciplina regionale di riferimento in relazione alla durata ed ai contenuti dell’offerta formativa pubblica di base e trasversale, determinata sulla base del titolo di studio posseduto dall’apprendista al momento dell’assunzione.

Allo scopo, si richiamano precedenti interventi del Ministero del Lavoro, tra cui l’interpello 38/2010, che hanno portato, sostanzialmente, alla medesima conclusione. In particolare, il Dicastero, in riferimento alla figura dei docenti abilitati all’insegnamento, ancorché nella vigenza della precedente normativa (D.Lgs. 276/2003 – NdR), aveva precisato che il ricorso alla tipologia contrattuale dell’apprendistato professionalizzante non è automaticamente escluso purché nel piano formativo individuale siano indicati appositi percorsi formativi coerenti con le esigenze dell’impresa ed “uno sviluppo di competenze diverse ed ulteriori, anche di tipo integrativo, rispetto a quelle già maturate ai fini dell’abilitazione”, riscontrabili nello svolgimento concreto delle attività.

Da ultimo, appare opportuno ricordare quanto previsto dall’attuale normativa, ossia dall’art. 44 del D.Lgs. 81/2015 che consente, ai datori di lavoro pubblici o privati, in tutti i settori di attività, di assumere soggetti di età compresa tra i 18 e i 29 anni con contratto di apprendistato professionalizzante, per il conseguimento di una qualificazione ai fini contrattuali. Esso consta di una componente formativa erogata in parte in azienda e in parte all’esterno, attraverso l’offerta formativa pubblica volta all’acquisizione di competenze di base e trasversali.