Ape sociale: anche la Cassa Edile può attestare lo svolgimento dell’attività gravosa
A cura della redazione
La CNCE, in occasione della scadenza del 31 marzo 2018 per la presentazione della domanda per l'accesso all'APE sociale da parte dei lavoratori edili che ne maturino le condizioni entro il 31 dicembre p.v., conferma che le Casse edili possono rilasciare anche quest’anno l’attestazione dei periodi prestati in una delle attività che riconoscono l’anticipo pensionistico, in luogo della dichiarazione del datore di lavoro.
Già lo scorso anno, con la comunicazione n.617/2017, la CNCE aveva precisato che l'attestazione della situazione contributiva fornita dalle Casse Edili può riguardare, su richiesta del lavoratore, gli ultimi 7 anni e gli ultimi 10, in considerazione dei diversi requisiti richiesti dalla norma di legge (6 anni negli ultimi 7 o 7 anni negli ultimi 10) in merito allo svolgimento, in via continuativa, delle attività lavorative gravose.
Nel compilare l’attestazione, la Cassa edile che riceve la richiesta da parte del lavoratore indicherà, oltre ai dati anagrafici dell’operaio, i periodi di iscrizione dello stesso presso il proprio ente nei 7 anni precedenti l’ultimo mese di iscrizione del lavoratore.
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