Altri 14 mila flussi di ingresso per i lavoratori extraUE
A cura della redazione
Il Ministero dell’interno e quello del lavoro, con la circolare congiunta del 26/11/2012, facendo seguito al DPCM 16/10/2012 (G.U. n. 273/2012), che ha ammesso in Italia altri 13.850 cittadini non comunitari per svolgere attività subordinate non stagionali e per lavoro autonomo, ha fornito le opportune istruzioni operative.
In particolare le domande potranno essere inoltrate per via telematica, con la consueta procedura, per circa un semestre dalle ore 9.00 del 7 dicembre p.v. fino alle ore 24.00 del 30 giugno 2013 e verranno ripartite a livello territoriale dal Ministero del lavoro sulla base delle effettive istanze pervenute agli Sportelli Unici per l’immigrazione.
Tutti gli invii, compresi quelli effettuati con l’assistenza delle associazioni o dei patronati, verranno gestiti dal Ministero dell’interno in maniera singola, domanda per domanda e non a pacchetto. Pertanto se vengono inoltrate più domande con un unico invio, le stesse saranno gestite come se fossero singole spedizioni, in base all’ordine di compilazione e verranno generate singole ricevute, una per ogni domanda.
La trattazione delle istanze avverrà sulla base dell’ordine cronologico di presentazione. Il singolo utente, potrà visualizzare nella propria area, l’elenco delle domande regolarmente inviate. Lo stato della trattazione della pratica potrà essere invece visualizzato all’indirizzo http://domanda.nullaostalavoro.interno.it.
Infine, si evidenzia che il lavoratore che ha richiesto la conversione, quando verrà convocato presso lo Sportello Unico per l’immigrazione, dovrà presentare, tra gli altri documenti richiesti, anche la proposta di contratto di soggiorno sottoscritta dal datore di lavoro, valida come impegno all’assunzione da parte dello stesso datore, utilizzando il modello ricevuto insieme alla lettera di convocazione. Resta in ogni caso fermo l’obbligo per il datore di lavoro di effettuare la comunicazione dell’assunzione per via telematica al Centro per l’impiego (o all’INPS se trattasi di lavoro domestico).
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