L’Anpal, con la nota 23/07/2018 n.9352, ha comunicato che dal 24 luglio i lavoratori che stanno fruendo di CIGS per crisi aziendale o riorganizzazione, coinvolti in accordi di ricollocazione, possono fare domanda per l’assegno di ricollocazione, così come previsto dall’Art.1, c. 136 della Legge 205/2017.

Per fruire del beneficio utile a trovare una nuova occupazione, i soggetti interessati devono effettuare la prenotazione, previa registrazione sul sito internet dell’Anpal, entro 30 giorni dalla sottoscrizione dell’accordo di ricollocazione tra l’azienda di cui risultano dipendenti e le associazioni sindacali.

Dopo la prenotazione della richiesta di assegno di ricollocazione, allo scadere dei citati 30 giorni, se risulta che l'accordo è stato stipulato e la domanda di CIGS è pervenuta al Ministero del lavoro, al lavoratore verrà data comunicazione tramite e-mail dell'esito positivo della verifica affinchè, nei successivi 30 giorni, possa inserire nella procedura i dati utili alla propria profilazione e scegliere il soggetto erogatore da cui farsi assistere nel percorso di ricollocazione.

L'Anpal ricorda anche se decorsi i 30 giorni dalla prenotazione dell'assegno, non risulta sia stato sottoscritto l'accordo di ricollocazione, il lavoratore riceverà una comunicazione via e-mail di sospensione della prenotazione.

Nelle more della piena implementazione delle funzionalità del sistema, l’azienda dovrà inoltrare all’Anpal entro 7 giorni dalla stipula, oltre l’accordo di ricollocazione stipulato, anche l’elenco in formato Excel dei lavoratori coinvolti nel programmi di riorganizzazione o di crisi aziendale (nome, cognome, codice fiscale, sede di assunzione e data di assunzione).

La gestione delle fasi successive al rilascio dell'assegno di ricollocazione, a cura dei soggetti erogatori del servizio di assistenza intensiva alla ricollocazione, avverrà secondo le stesse modalità previste per l'assegno di ricollocazione per i percettori di Naspi.