Al via la libera circolazione delle persone in Svizzera
A cura della redazione
Domani 1° giugno entrerà in vigore l'accordo bilaterale siglato nel 2002 tra la Sizzera e l'Unione Europea che prevede la libera circolazione delle persone nello stato elvetico attraverso l'eliminazione del contingente annuo per i lavoratori e il riconoscimento del permesso di dimora ai titolari del permesso per motivi di lavoro.
La libera circolazione è riconosciuta ai primi 15 Paesi che hanno aderito all'U.E., a Malta e Cipro, oltre che ad Irlanda, Liechtenstein e Norvegia. Restano esclusi gli altri Stati neo comunitari entrati a far parte della U.E. a maggio del 2004, a cui si aggiungono Romania e Bulgaria (nell'Unione Europea da gennaio 2007). Per questi ultimi è previsto un periodo di moratoria della durata di 2 anni.
L'altra grande novità prevista dall'accordo bilaterale riguarda l'abolizione della zona di frontiera pari a 30 chilometri per i lavoratori frontalieri. Questi potranno lavorare in ogni parte della Svizzera con il solo vincolo del rientro in Patria una volta alla settimana.
Dal punto di vista fiscale, i lavoratori italiani subiranno ancora un'imposta alla fonte da versare in Svizzera che esonera il cittadino italiano a presentare la dichiarazione fiscale in Italia. La novità è che i diversi cantoni elvetici saranno tenuti a versare il 40% di quanto trattenuto ai Comuni di residenza dei lavoratori frontalieri.
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