Aiuti di Stato a finalità regionale: definite le nuove aree dalla Carta 2014-2020
A cura della redazione
La Commissione UE, con un comunicato stampa del 16 settembre 2014, ha reso noto che è stata approvata la nuova Carta che definisce le zone ammissibili agli aiuti di Stato a finalità regionale tra il luglio 2014 e il dicembre 2020.
La carta degli aiuti a finalità regionale dell'Italia definisce le zone che possono beneficiare di aiuti a finalità regionale agli investimenti ai sensi delle norme UE in materia di aiuti di Stato e fissa i livelli massimi di aiuto (cosiddette "intensità di aiuto") per le imprese nelle regioni ammissibili.
La nuova carta per il periodo 2014-2020 non è molto diversa da quella del periodo precedente.
Vengono prima di tutto confermate le Regioni del Mezzogiorno. Infatti secondo la definizione degli orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale, si tratta delle regioni con un PIL pro capite inferiore al 75% della media UE. Rientrano in questa categoria le cinque regioni del Sud Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) le quali continueranno a essere ammissibili agli aiuti a finalità regionale agli investimenti a un'intensità massima di aiuto del 25% per le grandi imprese.
Secondo la Carta possono essere ammesse anche altre regioni svantaggiate rispetto alla media UE o nazionale, ma con un PIL pro capite superiore al 75% della media UE, a condizione che rispettino determinati criteri e un massimale di copertura complessiva in termini di popolazione.
La nuova Carta risolve così anche il problema evidenziato dall'INPS con i messaggi 6235/2014 e 6319/2014 relativi all'incentivo per l'assunzione di donne di qualsiasi età residenti in aree svantaggiate e prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi ai sensi dell'art.4, cc. 8-11, L. 92/2012.
Con il primo messaggio l'Istituto previdenziale aveva disposto la sospensione dell'incentivo poichè la Carta degli aiuti a finalità regionale era scaduta e non era ancora stata rinnovata. Con il secondo messaggio invece aveva disposto il ripristino dell'incentivo dopo aver sentito il parere del Ministero del lavoro che aveva confermato la possibilità di continuare a considerare utili ai fini dell'applicazione dell'incentivo le aree indicate nella Carta 2007-2013.
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