L’INAIL, con la delibera n. 19 del 29 novembre 2023, tenuto conto del parere della Commissione politiche per la prevenzione e per la ricerca, espresso nella medesima data, ha disposto l’aggiornamento delle Linee di indirizzo per la concessione degli incentivi economici alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro, c.d. Bando ISI 2023.

Tra le novità per il 2023, le Linee Guida evidenziano che, diversamente da quanto previsto in precedenza, non è più riconosciuta la possibilità di presentare la domanda anche per i rischi alti, ossia quelli non presenti tra le tipologie di interventi finanziabili ma contenuti nel DVR. Infatti prevedere interventi su rischi non noti a priori, non consentirebbe la definizione della documentazione prevista dall’istruttoria tecnica, con conseguente ritardo dovuto al difficile iter valutativo e all’impossibile omogeneizzazione dell’approccio tecnico sul territorio.

Inoltre la struttura del Bando presenta una diversa configurazione e articolazione degli assi di finanziamento rispetto alle edizioni precedenti.

In particolare sono diminuite le risorse riservate ai progetti di investimento e ai modelli organizzativi. Mentre è incrementato lo stanziamento per i progetti relativi ai rischi infortunistici (ex movimentazione manuale dei carichi). Vi rientrano in tale ambito: la riduzione del rischio cadute dall’alto, la sostituzione dei trattori agricoli o forestali e di macchine obsolete e non, le lavorazioni in spazi confinati e/o sospetti di inquinamento e possibilità di inserimento di altra tipologia di intervento (riduzione del rischio di caduta dall’alto mediante sostituzione di ponteggi metallici fissi).

Sono incrementate anche le risorse destinate alla bonifica dei materiali contenenti amianto. Vi rientrano in tale ambito gli incentivi per progetti relativi alla rimozione/rifacimento di coperture, controsoffitti, sottocoperture, installazione di ancoraggi e anche pannelli fotovoltaici.

Gli stanziamenti sono aumentati anche per le imprese operanti in specifici settori di attività (manifatturiero, pesca e acquacoltura) e quelli assegnati alle micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli.

Al fine di facilitare il raggiungimento del punteggio soglia previsto dal bando viene proposta l’adozione di un sistema premiante con relativa attribuzione di punti per la certificazione della parità di genere e la soppressione del riferimento alle buone prassi.