Adeguamento tecnologico: come fruire del credito d’imposta
A cura della redazione

L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 2E del 5 gennaio 2018, ha istituito i codici tributo per l’utilizzo in compensazione, mediante il modello F24, dei crediti d’imposta per l’adeguamento tecnologico finalizzato alla trasmissione dei dati, di cui all’art. 21-ter del DL 78/2010.
Si tratta, in particolare, di un credito d’imposta una tantum di 100 euro che la norma di cui sopra riconosce per l’adeguamento tecnologico finalizzato alla trasmissione telematica all’Agenzia dei dati delle fatture emesse e ricevute, nonché delle liquidazioni periodiche IVA. Detto credito d’imposta spetta ai soggetti in attività nel 2017, con riferimento agli obblighi di cui agli articoli 21 e 21-bis del medesimo DL 78/2010, ovvero che esercitino l’opzione di cui all’art. 1, comma 3, del D.Lgs. 127/2015, a condizione che, nell’anno precedente a quello in cui il costo per l’adeguamento tecnologico è stato sostenuto, abbiano realizzato un volume d’affari non superiore a 50.000 euro.
A tali soggetti, inoltre, è riconosciuto un ulteriore credito d’imposta una tantum di 50 euro, nel caso in cui, sussistendone i presupposti, abbiano esercitato, entro il 31.12.2017, anche l’opzione per la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate dei dati dei corrispettivi, di cui all’art. 2, comma 1, D.Lgs. 127/2015.
I suddetti crediti d’imposta, ai sensi delle richiamate disposizioni, sono utilizzabili esclusivamente in compensazione a decorrere dal 1° gennaio 2018.
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