Addizionali regionali all'IRPEF: prime modifiche per il 2013 e ritocchi al 2012
A cura della redazione
Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Liguria hanno rivisto le aliquote dell’addizionale regionale all’IRPEF per l’anno 2012, mentre altre regioni, tra cui Liguria e Toscana si sono già adoperate per modificare le aliquote per il 2013.
Più precisamente la regione Abruzzo, limitatamente all’anno 2012, ha fissato l’aliquota dell’addizionale regionale (L.R. 70, 28.12.2012, BURA 94/2012) per scaglioni di reddito: fino a 15 mila euro, 1,50%; oltre 15 mila euro e fino a 28 mila euro, 1,62% e oltre i 28 mila euro, 1,73%.
Invece per il 2013 è stata ripristinata l’aliquota unica nella misura dell’1,73%.
Per l’anno 2012, la Regione Friuli ha fissato l’aliquota dell’addizionale a 0,70% per i contribuenti aventi un redito imponibile non superiore a € 15.000 (L. R. 14, 25.7.2012); mentre la Liguria, con legge regionale n. 51 del 21 dicembre 2012 (comunicato in G.U, 303/2012), ha di nuovo modificato la propria addizionale regionale all’IRPEF, alzando a € 27.000 lo scaglione di reddito entro il quale risulta applicabile l’aliquota base dell’1,23%. Sempre la Liguria, per l’anno 2013, ha già provveduto a ripristinare in € 20.000 lo scaglione di reddito entro il quale risulta applicabile l’aliquota minima dell’1.23% (L.R. 43/2007 - BURL 21/2007 - modificata dalla L. R. 15/2012).
Le altre Regioni che sono intervenute per modificare le misure dell’addizionale per l’anno 2013 sono:
la Puglia che ha fissato (L.R. n. 45, 28.12.2012), con decorrenza 1°.1.2013, l’addizionale all’IRPEF per scaglioni di reddito (Aliquota minima 1,33% - aliquota massima 1,73%)
la Toscana, con la legge regionale n. 77 del 27 dicembre 2012 (comunicato in G.U. n. 302/2012), che ha modificato la propria addizionale all’IRPEF per l’anno 2013 con le regole previste dall’art. 6 del D. Lgs. 68/2011. A tale proposito va però evidenziato che la legge di stabilità 2013 (L. 228/2012) ha differito (art. 1, c. 555) al 2014 l’applicazione (anziché dal 2013) delle citate regole a cui ha fatto riferimento la Regione Toscana. Risulta quindi necessario attendere gli opportuni chiarimenti.
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