L'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) ha presentato l'ottava edizione del rapporto "L’Italia e gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile", che valuta il progresso dell'Italia e dell'Unione Europea verso i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell'Agenda 2030 dell'ONU. Il rapporto indica che l'Italia non è in linea con il raggiungimento di molti dei Goals, evidenziando ritardi e disuguaglianze territoriali. L'ASviS propone un programma di riforme e interventi su diverse linee, tra cui contrasto alla povertà, promozione dell'innovazione, miglioramento del sistema sanitario, inclusione educativa, occupazione femminile, tutela dell'ambiente, produzione di energia rinnovabile, ricerca e innovazione, rigenerazione urbana, sostenibilità ambientale nella Pubblica Amministrazione, miglioramento del sistema giudiziario, e promozione della pace e coerenza nelle politiche di assistenza allo sviluppo.

Cosa tratta :

La ASviS dal 2016 è impegnata nel diffondere la cultura della sostenibilità,  ed ha pubblicato il report 2023, in cui si analizza l’avanzamento dell’ Italia e dell’ UE, nel percorso dei famosi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile ( SDGs – Sustainable Development Goals) della altrettanto famosa Agenda 2030 dell’ ONU e sottoscritta da 193 paesi del mondo nel 2015.Gli obiettivi sono chiari ed impongono di intervenire per assicurare la sostenibilità lungo i tre pilastri principali : economico, sociale ed ambientale. Il rapporto 2023, giunto alla sua ottava edizione, oltre a chiarire lo stato dell’ arte sulla situazione italiana rispetto ai tre pilastri, propone nuove idee e politiche tese al raggiungimento dei risultati attesi. Già Antonio Guterres, segretario generale dell’ ONU, ha prospettato scenari foschi, dichiarando apertamente che pur essendo a metà del percorso, l’agenda 2030 appare in serio pericolo perché i dati in loro possesso, proiettano scenari di profonda povertà e analfabetismo, aumenti delle emissioni di gas serra e conseguenti aumenti della temperatura. Il limite di aumento di 1.5 gradi di temperatura media che era previsto per il 2050, potrebbe essere raggiunto già nel 2034.A metà del cammino quindi anche in Italia, appare chiaro che non siamo in linea con i 17 SDGs. Rispetto ai dati rilevati nel 2010 la situazione appare :

  • Peggiorata per 6 obiettivi ovvero overtà (Goal1), sistemi idrici e igienico sanitari (Goal 6), qualità ecosistemi terrestri e marini (Goal 14 e 15), Governance (Goal 10) e partnership (Goal 17)
  • Si rilevano miglioramenti minimi su 8 obiettivi : salute (Goal 3), istruzione (Goal 4), parità di genere (Goal 5), energia rinnovabile (Goal 7), lavoro dignitoso (Goal 8), innovazione e infrastrutture (Goal 9), economia circolare (Goal 12), lotta al cambiamento climatico (Goal 13).
  • Dati più stabili per per 3 obiettivi : cibo (Goal 2), disuguaglianze (Goal 10), città sostenibili (Goal 11).

La situazione non è migliorata dal 2015, ma soprattutto non migliora e non migliorerà se non si apportano dei correttivi, ma anzi in alcuni casi si registrano peggioramenti.

Nell’ analisi delle disuguaglianze regionali, osservando gli andamenti dei Goals di cui sono disponibili dati regionali e sul lungo periodo 2010-2022 si evidenzia che:

  • Miglioramenti sono solo su due obiettivi :  disuguaglianze (Goal 10), governance (Goal 16)
  • Rimangono stabili per 5 obiettivi : (cibo (Goal 2), lavoro dignitoso (Goal 8), innovazione e infrastrutture (Goal 9), economia circolare (Goal 12), qualità degli ecosistemi marini (Goal 15)
  • Trend chiaramente negativo per gli altri 7 obiettivi : (povertà (Goal 1), salute (Goal 3), istruzione (Goal 4), parità di genere (Goal 5), sistemi idrici e igienico-sanitari (Goal 6), energia rinnovabile (Goal 7), città sostenibili (Goal 11)

in palese controtendenza con quanto richiesto dall’ agenda 2030.

La situazione italiana prospettata dal rapporto ASVIS appare quella di un paese lontano dal raggiungimento di buona parte dei Goals fissati per il 2030 e bloccato a problematiche strutturali. Il cambiamento appare possibile solo mediante un radicale cambiamento delle politiche pubbliche in primis, ma poi anche delle imprese e della società nel suo complesso.

Compito di ASVIS è anche quello di formulare proposte tese a provare a recuperare il tempo perduto e i ritardi accumulati su ben 13 linee di intervento.S

i allega il documento a cui si rimanda.