Il Ministero dello sviluppo economico, con la circolare 1/07/2016 n.62871, ha ricordato che nelle more dell’emanazione del regolamento attuativo dell’art. 52 della Legge 234/2012 (modificato dalla L. 115/2015), che dovrebbe disciplinare il Registro nazionale degli aiuti di Stato il luogo dell’attuale banca dati, a decorrere dal mese di luglio 2016 è stata integrata quest’ultima, anticipando i servizi che saranno offerti dal predetto Registro, che verrà utilizzato per verificare il rispetto dei divieti di cumulo e di altre condizioni previste dalla normativa europea per la concessione degli aiuti di Stato o degli aiuti “de minimis”.

Il Registro sarà disponibile all’indirizzo web: https://bdaregistro.incentivialleimprese.gov.it.

Si presenta come un portale che dispone di un’area pubblica focalizzata sul tema degli aiuti, con una sezione dedicata alla trasparenza, e di un’area riservata alle amministrazioni titolari e ai soggetti gestori degli aiuti.

Le principali funzioni del Registro sono:

  • registrazione delle “Misure di aiuto” alle imprese, comprensiva delle informazioni richieste dalla normativa  europea  in  materia  di    Il  sistema  in  fase  di  egistrazione  della Misura di aiuto rilascerà un Codice identificativo della Misura;
  • registrazione degli “Aiuti individuali”, comprensiva delle informazioni necessarie per la verifica del rispetto dei massimali “de minimis” e del divieto di cumulo delle agevolazioni di cui alla normativa nazionale e europea;
  • gestione della lista cosiddetta “Deggendorf”, relativa ai soggetti tenuti alla restituzione degli aiuti illegali censiti nel Registro e oggetto di una decisione di recupero della Commissione europea;
  • visure relative agli aiuti “de minimis” e agli aiuti di Stato già concessi e registrati.
  • introduzione di servizi applicativi atti a consentire l’interoperabilità con le banche di dati esistenti in materia di agevolazioni pubbliche alle imprese;
  • avvio della fase di interoperabilità con la banca dati presente nel Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN), con l’obiettivo di garantire che il controllo sul massimale “de minimis” tenga conto di quanto concesso anche nel settore agricolo primario.