L’INPGI sul proprio sito interne ha ricordato che a seguito dell'enorme afflusso di domande (oltre 2.000 in meno di un'ora) per l'ottenimento del Bonus di 600 euro annunciato dal Governo in favore degli iscritti agli enti previdenziali dei professionisti, il server di posta dell'INPGI ha subito un temporaneo blocco tecnico, ma nel frattempo la casella e-mail dedicata bonuscovid19@inpgi.it è già nuovamente attiva e gli iscritti che si sono visti rifiutare la consegna della domanda nel periodo di  sospensione dei sistemi possono inviarla nuovamente, riportando in calce il messaggio di mancato recapito generato dal server, che riporta la data e l'ora del primo invio.

L'INPGI, nel formare la graduatoria delle istanze, terra conto della cronologia relativa al primo invio, anche se non andato a buon fine a causa dell'inconveniente tecnico verificatosi, che - pertanto - non ha comportato alcuna penalizzazione per gli iscritti.

Si ricorda che il decreto interministeriale che attua il DL 18/2020 prevede l’erogazione di una somma una tantum esentasse, per il mese di marzo 2020, di importo pari a 600 euro, per gli iscritti presso gli enti e casse previdenziali dei professionisti che si trovino in difficoltà economica per effetto della riduzione dell’attività conseguente allo stato di emergenza in atto e che, nell’anno 2018, abbiano conseguito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro ovvero che abbiano conseguito un reddito compreso tra 35.000 euro e 50.000 euro, a condizione che questi ultimi abbiano subito, nei primi tre mesi del 2020, una riduzione di almeno il 33% dei compensi rispetto a quelli del primo trimestre 2019.

Anche i giornalisti iscritti alla Gestione Separata dell’INPGI possono accedere all’incentivo economico in oggetto.

L’Istituto erogherà l’importo previsto previa verifica della regolarità contributiva, che costituisce uno dei requisiti stabiliti dal Decreto per accedere al beneficio.

Il finanziamento complessivo stanziato dall’esecutivo per la copertura del Bonus e’ pari a 200 milioni di euro e settimanalmente, a partire dall’8 aprile, l’INPGI trasmetterà i dati al Ministero del Lavoro ai fini del monitoraggio delle risorse disponibili.

Una volta esaurita la disponibilità economica fissata dal Decreto, le relative domande pervenute potranno essere ricevute solo con riserva di accoglimento qualora il fondo venisse in futuro rifinanziato.