Promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro può richiedere tempo e determinazione, ma vale la pena intraprendere questo percorso.

Cosa tratta?
Il 28 aprile si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale per la Salute e Sicurezza sul Lavoro, mentre il 1° maggio viene celebrata, in molti paesi del mondo, la festa dei lavoratori, per ricordare tutte le lotte per i diritti dei lavoratori.

Entrambe le ricorrenze sono un ottimo pretesto per ribadire il ruolo fondamentale che svolge la sicurezza nel mondo del lavoro, e quanto questa debba essere consolidata e perseguita sempre di più, anche alla luce degli alti numeri che riguardano le morti sul lavoro.

Nel 2021, secondo l’ultima Relazione annuale INAIL, sono stati denunciati oltre 560.000 incidenti sul lavoro, di cui 1.361 mortali. Un numero impressionante, che ha proseguito a crescere anche nel 2022, con un aumento delle denunce di quasi il 30% rispetto all’anno precedente.

I primi mesi del 2023 purtroppo non sono stati da meno: tra gennaio e febbraio di quest’anno sono stati denunciati oltre 86.000 infortuni, di cui 100 mortali. Cifre che non possiamo ignorare per la loro assoluta gravità.

La Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro è organizzata dall’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), quest’anno ha promosso un ambiente di lavoro sicuro e sano come principio e diritto fondamentale nel contesto professionale.

Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla vigilia del 1° maggio, ha anticipato le celebrazioni, affermando che "La sicurezza nei luoghi di lavoro è un diritto, una necessità, assicurarla un dovere inderogabile”, in occasione del ricordo a Lorenzo Parelli, lo studente morto in uno stage nell'ambito di un percorso scuola-lavoro.

Nell’ambito della Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro 2023 che celebra per l’appunto il riconoscimento di un “ambiente di lavoro sano e sicuro” come principio fondamentale e diritto sul lavoro, ILO ha pubblicato un Rapporto dal titolo: “Implementing a safe and healthy working environment: Where are we now?” che fornisce informazioni sullo stato di attuazione globale di alcune delle principali disposizioni contenute nelle Convenzioni fondamentali nn. 155 e 187.

A tal fine, verifica l’implementazione di alcuni elementi chiave necessari per promuovere la realizzazione di un ambiente di lavoro sano e sicuro:

  • l’istituzione di un’autorità nazionale responsabile della SSL e un organismo nazionale tripartito sulla SSL;
  • la sussistenza di un quadro giuridico in materia di SSL e l’inclusione di disposizioni chiave;
  • lo sviluppo di una politica nazionale e di un programma nazionale sulla SSL;
  • l’istituzione di un sistema nazionale di registrazione e notifica degli infortuni e delle malattie professionali.

I principi fondamentali delle Convenzioni nn. 155 e 187 sono del tutto complementari e insieme costituiscono un modello per miglioramenti progressivi e sostenuti verso la fornitura di ambienti di lavoro sicuri e salubri.

La Convenzione n. 155 ha introdotto un approccio politico alla SSL, sottolineando la necessità di considerare la SSL come una questione di interesse nazionale. Oltre a definire gli obiettivi ei principi fondamentali di una politica nazionale, la Convenzione definisce anche le azioni necessarie a livello nazionale e aziendale.

La Convenzione n. 187 ha lo scopo di promuovere una cultura preventiva della sicurezza e della salute e di raggiungere progressivamente un ambiente di lavoro sicuro e salubre. Definisce gli elementi e la funzione della politica nazionale, del sistema nazionale e del programma nazionale e discute il monitoraggio, la valutazione e il miglioramento del sistema nazionale di SSL.

A marzo 2023, la Convenzione n. 155 è stata ratificata da 76 paesi (41% degli Stati membri dell'ILO) e la Convenzione n. 187 è stata ratificata da 59 paesi (32% degli Stati membri dell'ILO). Solo 39 paesi (il 21% degli Stati membri dell'ILO) hanno ratificato entrambe le Convenzioni.

Indicazioni operative
I dati del Rapporto ILO sono incoraggianti per quasi tutti gli indicatori sopra analizzati, i risultati mostrano che l’implementazione nei paesi ad alto reddito è più diffusa rispetto a quelli a basso o medio reddito. Inoltre ILO riscontra che gli Stati membri in Europa e in Asia centrale sono i più propensi ad avere politiche nazionali in materia di SSL e attuali programmi di Salute e sicurezza e a presentare i dati sulle malattie professionali e gli infortuni all’ILO.

Ogni anno, numerosi lavoratori in tutto il mondo continuano a perdere la vita a causa di infortuni sul lavoro e malattie. Altri milioni di lavoratori subiscono lesioni debilitanti o soffrono di condizioni croniche devastanti che incidono sulla qualità della vita e sulla sicurezza finanziaria.

Oltre alle immense sofferenze causate per lavoratori e le loro famiglie, i relativi costi economici sono colossali per le imprese, i paesi e il mondo. Politiche e programmi di SSL efficaci e completi possono proteggere i lavoratori, tuttavia, sebbene tali politiche e programmi siano al centro del dibattito, non sono pienamente attuate nella pratica.

Lo sviluppo di una cultura della prevenzione nelle aziende e il miglioramento delle condizioni di lavoro per ogni lavoratore sono fondamentali per rendere i posti di lavoro più sicuri e produttivi.

Risulta fondamentale rimettere al centro del lavoro la persona, cambiare le priorità di investimento e insieme a questo cambiare anche il lavoro con una organizzazione che innanzitutto tuteli la salute.