Il Ministero dell’interno, di concerto con quello del lavoro, con la nota 18/06/2010 n.3965 interviene nuovamente sugli ingressi per lavoro stagionale con i flussi 2010 fissati in 80.000 unità dal DPCM 1/04/2010 per apportare modifiche e fornire precisazioni alla procedura di rilascio del nulla osta, al fine di contrastare possibili episodi di lavoro nero che potrebbero concretizzarsi in violazione delle disposizioni di legge.
In sintesi i chiarimenti sono i seguenti:
- la revoca può essere accolta purchè non sia già stato rilasciato dalla Rappresentanza diplomatica italiana presente nel Paese extraUE il visto d’ingresso e sempre che sussistano cause di forza maggiore adeguatamente dimostrate che attestino l’impossibilità di proseguire nella procedura .
- se sussistono giustificati motivi, al momento della convocazione presso lo Sportello Unico per l’immigrazione, nella procedura può subentrare un datore di lavoro diverso interessato ad instaurare un rapporto di lavoro con lo straniero. In questo caso il subentro è possibile purchè per la stessa tipologia contrattuale e per la stessa durata del rapporto di lavoro cessato.
- vengono anche sollecitate le DPL, incaricate di effettuare le verifiche di propria competenza sulle istanze di richiesta del nulla osta all’ingresso, di controllare scrupolosamente se in passato lo stesso datore di lavoro, dopo aver ottenuto il rilascio del nulla osta a favore del lavoratore stagionale, abbia rinunciato all’assunzione oppure abbia richiesto la revoca del nulla osta già rilasciato. Infatti in presenza di questi casi di dubbia legittimità l’istanza può essere respinta.
- entro le successive 48 ore dalla firma del contratto di soggiorno (la data risulta dal timbro apposto dal funzionario del SUI) il datore di lavoro deve effettuare la prescritta comunicazione obbligatoria ai fini dell’assunzione al centro per l’impiego territorialmente competente.
Infine per quanto riguarda il rilascio del permesso di soggiorno stagionale pluriennale (art. 5 comma 3ter del Dlgs 286/98) poiché ad oggi non è ancora concretamente operativo, il Ministero dell’interno rende noto che sono in corso le iniziative per individuare la procedura finalizzata a darne attuazione nel più breve tempo possibile.