Il Ministero del lavoro, sul proprio sito internet, ha evidenziato in un proprio documento, le disposizioni contenute nella manovra economica attualmente in discussione in Parlamento relative al mondo del lavoro.
In sostanza, precisa il Ministero, gli obiettivi che si intende perseguire con il provvedimento sono due: incoraggiare la maggiore propensione delle imprese ad assumere, attraverso la de-regolazione della gestione dei rapporti di lavoro e promuovere l'agevole regolarizzazione di tutti quei rapporti di lavoro o esperienze di lavoro, oggi quasi sempre irregolari
Il primo obiettivo è perseguito attraverso:
- La semplificazione dei contratti di apprendistato, con l'introduzione di un canale parallelo nel caso di formazione esclusivamente aziendale, affidato agli accordi tra parti sociali e ai loro enti bilaterali (profili formativi, durata, modalità di formazione, qualifica professionale, registrazione sul libretto formativo);
- La semplificazione delle modalità di utilizzo dell'apprendistato di alta formazione, con la possibilità di ricorso a questo strumento anche per i dottorati di ricerca in modo da incentivare il raccordo tra mondo del lavoro e università;
- La semplificazione del contratto a termine, in relazione alla causale e affidando alla contrattazione collettiva la possibilità di superare il vincolo dei 36 mesi per stabilizzare i rapporti di lavoro, anche per quanto concerne i regimi di precedenza;
- La semplificazione di alcune norme relative all'orario di lavoro, dando piena attuazione alla direttiva europea del 1993, risolvendo alcune incertezze interpretative e incoraggiando l'autonomia della contrattazione collettiva a livello decentrato;
- L'abrogazione dei libri matricola e dei libri paga, sostituiti da un semplice "libro unico del lavoro";
- L'abrogazione dell'obbligo delle dimissioni volontarie su modulo del Ministero del Lavoro;
- L'abrogazione degli "indici di congruità"(indici che stabiliscono la congruità del rapporto tra qualità dei beni prodotti e dei servizi offerti e quantità di ore lavoro necessarie) e che sono un inutile onere amministrativo sulle PMI;
- La semplificazione della denuncia assicurativa di soci, familiari e coadiuvanti;
- La semplificazione delle dichiarazioni di assunzione (p.es., invio telematico del prospetto; invio del prospetto solo se i dati modificano la situazione aziendale; eliminazione dell'obbligo di certificazione; norme più eque in caso di omessa comunicazione).
- L'abrogazione del registro orario di lavoro dei lavoratori mobili dell'autotrasporto;
- La semplificazione degli obblighi connessi al collocamento obbligatorio;
- la semplificazione delle norme in materia di contenzioso sul lavoro, al fine di accelerare il processo del lavoro: 1) eliminazione delle ragioni del contenzioso sul piano sostanziale(semplificazione e certezza del quadro regolatorio);  2) potenziamento degli strumenti alternativi di risoluzione delle controversie di lavoro (rafforzamento della certificazione dei rapporti di lavoro introdotta dalla legge Biagi quale strumento di prevenzione del contenzioso; riforma dell'istituto dell'arbitrato; semplificazione della conciliazione. 3) intervento sui termini di decadenza e sulle modalità di impugnazione del licenziamento.
A queste disposizioni si aggiungono quelle varate con il recente decreto legge "proroga termini" attraverso il quale si abrogano i complessi obblighi di comunicazione connessi alla responsabilità solidale nella filiera degli appalti e si rinvia il divieto delle visite pre-assuntive affinché sia riconsiderato in sede di revisione del Testo Unico sulla Sicurezza.

L'altro obiettivo, invece, (diretto a promuovere l'agevole regolarizzazione di tutti quei rapporti di lavoro o esperienze di lavoro, oggi quasi sempre irregolari) viene perseguito attraverso:
- il superamento di ogni limite alla piena cumulabilità dei redditi da lavoro e da pensione;
- la semplice regolarizzazione dei lavori occasionali o accessori prestati - entro limiti definiti - a famiglie, imprese familiari, imprese agricole, imprese del turismo, attraverso buoni prepagati(per esempio per quel che riguarda i lavori di giardinaggio, baby sitting, lavori stagionali degli under 25, vendemmia);
- il ripristino del lavoro intermittente previsto dalla Legge Biagi, al fine di regolarizzare gli spezzoni lavorativi nei servizi come la ristorazione;
- la revisione delle sanzioni relative al lavoro sommerso e all'abuso di straordinario;
- il ripristino delle norme della Legge Biagi che consentono di adempiere alla quota per lavoratori diversamente abili attraverso l'appalto a cooperative sociali che occupano questi lavoratori.